
Ho fatto finta di pensarti come ad una conchiglia ancora chiusa, inviolata dai capricci del mare e poi ho pregato gli dei che non esistono di strapparti ai rimedi che fingi di attuare per incastrare insieme le frasi di una canzone senza note in cui dici che non ci sarebbero state stelle in cielo quella notte perchè Dio le avrebbe conservate per una notte migliore...e io ho fatto finta di cercare ancora una volta una persona viva tra le macerie di un palazzo che non è mai crollato...sono tornato e ho fatto finta di riordinare casa sistemando a caso le cose quasi come se fosse davvero la mia casa...e non immagini la pena di trovare il tuo cuore-aquilone impigliato tra i rami di un albero spoglio che spera ancora in un soffio di vento...io non sono la stella cadente che si ferma a guardarti precipitare nel vuoto, ma continuo a pensarti come
una conchiglia ancora chiusa, inviolata dai capricci del mare...
0 commenti:
Post a Comment