Vi scrivo alcune "ciniche" ma realistiche canzoncine degli anni 60:
AMORE:
"Un giorno i tuoi amici ti diranno che basta trovare un grande amore e poi voltare le spalle a tutto il mondo, non credere,no, non metterti a sognare lontane isole che non esistono. Non devi credere, ma se vuoi amar l'amore non devi chiedergli quello che non può dare"
"Mi sono innamorato di te perchè non avevo niente da fare"
"amore amore amore ad ascoltare quel che se ne dice sembra che intorno ci sia solo gente che oltre al grande amore non pensa a niente"
AMORE:
"Un giorno i tuoi amici ti diranno che basta trovare un grande amore e poi voltare le spalle a tutto il mondo, non credere,no, non metterti a sognare lontane isole che non esistono. Non devi credere, ma se vuoi amar l'amore non devi chiedergli quello che non può dare"
"Mi sono innamorato di te perchè non avevo niente da fare"
"amore amore amore ad ascoltare quel che se ne dice sembra che intorno ci sia solo gente che oltre al grande amore non pensa a niente"
"Io sì, t'avrei fatta arrossire dicendoti "ti amo"come lui non sa dire.
Io sì, da te avrei voluto quella tua voce calda che a lui fa paura, ma ormai...
Io sì, t'avrei fatto capire che il bello della sera non è soltanto uscire.
Io sì, io t'avrei insegnato che si comincia a vivere quando lui vuol dormire, ma ormai....
Io sì, che t'avrei insegnato qualcosa dell'amore che per lui è peccato.
Io sì, t'avrei fatto sapere quante cose tu hai che mi fanno impazzire, ma ormai... " (censurata per testo esplicito)
"Quando ti ho detto che voglio andarmene, volevo solo vederti piangere, perchè mi piace farti soffrire. Volevo vedere le tue lacrime, sentire che il tuo cuore è nelle mie mani"
"Se sapessi come fai a fregartene così di me, se potessi farlo anch'io ogni volta che tu giochi col nostro addio. Vorrei che per un giorno solo le parti si potessero invertire quel giorno ti farei soffrire come adesso soffro io"
"Tu non hai capito niente di come sono io e di come ti amerei di più se una volta fossi tu a cercarmi. Non hai capito niente ma forse capirai, quando un giorno mi sarò stancato di te che aspetti sempre e quel giorno ti farò aspettare inutilmente"
"Se tu fossi una brava ragazza, non mi daresti i baci per la strada, davanti a tutti... Non mi diresti che la notte sogni d'avermi accanto, lì nel tuo letto.
Se tu fossi una brava ragazza, la ragazza che sognavo d'incontrare, probabilmente, ora, invece di volerti bene, sarei altrove, perché dopo il nostro primo incontro t'avrei lasciata..." (censurata per testo esplicito)
SOCIETA':
"leggendo certi giornali femminili, sembrerebbe che alla donna interessino poco i problemi più grandi, rastrormare la scuola, abolire il razzismo, proporre nuove leggi, mantenere la pace...cmq per fortuna esiste l'uomo, che si preoccupa.....he he..mi dovete scusare se mi scappa da ridere, cmq è certo, l'uomo si preoccupa moooolto!!
leggendo certi giornali femminili, sembrerebbe che la donna si interessi ben poco dei problemi più grandi, la sua prima esigenza sembra una vita comoda, magari un po' di lusso per essere invidiata, cmq per fortuna esiste l'uomo che è meno egoista...he he...mi dovete scusare se mi scappa da ridere!" (Qusta è x Baol)
"Cara Maestra, un giorno mi insegnavi che a questo mondo noi siamo tutti uguali, ma quando entrava in classe il direttore tu ci facevi alzare tutti in piedi e quando entrava in classe il bidello ci permettevi di stare seduti.
Mio buon curato dicevi che la chiesa è la casa dei poveri, della povera gente, però hai rivestito la tua chiesa di tende d'oro e marmi colorati." (canzone non ammessa all'ascolto dalla Commissione per la censura e Tenco fu allontanato dalle trasmissioni RAI per due anni)
"Ora che è morto la patria si gloria di un altro eroe alla memoria, ma lei che lo amava aspettava il ritorno di un soldato vivo, di un eroe morto che ne farà? se accanto nel letto le è rimasta la gloria di una medaglia alla memoria" (composta insieme all'amico De Andrè)
Queste canzoni sono state scritte da Luigi Tenco negli anni 60, mentre l'italiano medio sognatore, guardava San Remo, si emozionava con le canzoni di Claudio Villa e Modugno che parlavano di amori immensi e si godeva la ripresa economica. Quando "innamorarsi di una donna perchè non si aveva niente da fare" era impensabile, così come provare piacere a far soffrire un'amante e desiderare una ragazza facile.... o comunque nessuno si sarebbe mai azzardato a cantarlo in una canzone. Credo che le sue canzoni potrebbero essere scritte anche oggi, a distanza di 40 anni sono di un'attualità impressionante.
Beh diciamo che aveva iniziato ad avvertire una sorta di cambiamento nell'aria, il 68 non tardava ad arrivare.... e Tenco a quel festival di Sanremo del lontano 1967 decise di parteciparvi con una delle sue canzoni. La sua stessa presenza su quel palco era una provocazione vivente....vabbè come andò a finire lo sappiamo tuti. Scrisse su un biglietto: « Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt'altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda "Io tu e le rose" in finale. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi. ».... è servito? non saprei.
Io sì, da te avrei voluto quella tua voce calda che a lui fa paura, ma ormai...
Io sì, t'avrei fatto capire che il bello della sera non è soltanto uscire.
Io sì, io t'avrei insegnato che si comincia a vivere quando lui vuol dormire, ma ormai....
Io sì, che t'avrei insegnato qualcosa dell'amore che per lui è peccato.
Io sì, t'avrei fatto sapere quante cose tu hai che mi fanno impazzire, ma ormai... " (censurata per testo esplicito)
"Quando ti ho detto che voglio andarmene, volevo solo vederti piangere, perchè mi piace farti soffrire. Volevo vedere le tue lacrime, sentire che il tuo cuore è nelle mie mani"
"Se sapessi come fai a fregartene così di me, se potessi farlo anch'io ogni volta che tu giochi col nostro addio. Vorrei che per un giorno solo le parti si potessero invertire quel giorno ti farei soffrire come adesso soffro io"
"Tu non hai capito niente di come sono io e di come ti amerei di più se una volta fossi tu a cercarmi. Non hai capito niente ma forse capirai, quando un giorno mi sarò stancato di te che aspetti sempre e quel giorno ti farò aspettare inutilmente"
"Se tu fossi una brava ragazza, non mi daresti i baci per la strada, davanti a tutti... Non mi diresti che la notte sogni d'avermi accanto, lì nel tuo letto.
Se tu fossi una brava ragazza, la ragazza che sognavo d'incontrare, probabilmente, ora, invece di volerti bene, sarei altrove, perché dopo il nostro primo incontro t'avrei lasciata..." (censurata per testo esplicito)
SOCIETA':
"leggendo certi giornali femminili, sembrerebbe che alla donna interessino poco i problemi più grandi, rastrormare la scuola, abolire il razzismo, proporre nuove leggi, mantenere la pace...cmq per fortuna esiste l'uomo, che si preoccupa.....he he..mi dovete scusare se mi scappa da ridere, cmq è certo, l'uomo si preoccupa moooolto!!
leggendo certi giornali femminili, sembrerebbe che la donna si interessi ben poco dei problemi più grandi, la sua prima esigenza sembra una vita comoda, magari un po' di lusso per essere invidiata, cmq per fortuna esiste l'uomo che è meno egoista...he he...mi dovete scusare se mi scappa da ridere!" (Qusta è x Baol)
"Cara Maestra, un giorno mi insegnavi che a questo mondo noi siamo tutti uguali, ma quando entrava in classe il direttore tu ci facevi alzare tutti in piedi e quando entrava in classe il bidello ci permettevi di stare seduti.
Mio buon curato dicevi che la chiesa è la casa dei poveri, della povera gente, però hai rivestito la tua chiesa di tende d'oro e marmi colorati." (canzone non ammessa all'ascolto dalla Commissione per la censura e Tenco fu allontanato dalle trasmissioni RAI per due anni)
"Ora che è morto la patria si gloria di un altro eroe alla memoria, ma lei che lo amava aspettava il ritorno di un soldato vivo, di un eroe morto che ne farà? se accanto nel letto le è rimasta la gloria di una medaglia alla memoria" (composta insieme all'amico De Andrè)

Beh diciamo che aveva iniziato ad avvertire una sorta di cambiamento nell'aria, il 68 non tardava ad arrivare.... e Tenco a quel festival di Sanremo del lontano 1967 decise di parteciparvi con una delle sue canzoni. La sua stessa presenza su quel palco era una provocazione vivente....vabbè come andò a finire lo sappiamo tuti. Scrisse su un biglietto: « Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt'altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda "Io tu e le rose" in finale. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi. ».... è servito? non saprei.
2 commenti:
Era una spanna sopra gli altri e lo sarebbe ancora adesso...
grazie per la dedica :P
çBaol:prego! era doverosa
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