Friday, February 23, 2007

Personaggi in cerca d'autore: Giò e la legge del contrappasso

Gioacchino all'anagrafe, ora Gioacchina, Stajano Starace contessa in arte Giò Stajano, nipote del gerarca fascista ucciso insieme a Mussolini a Piazzale Loreto. 75 anni, bionda, alta 1.80, 43 di piede, occhiali a cerchi enormi appoggiati ad un naso diventato grazie al bisturi, un “nasino francese”. Moravia le diceva sempre: “Pierpaolo (Pasolini n.d.r.) mi vuole convincere: "non sai cosa ti perdi a non andare con i maschi. Giò, spiegami, ma cosa mi perdo?”. Lei che allora era ancora un uomo gli diceva: “Se devi andare a Milano da Roma e c’è un treno che da Roma va a Milano e lo devi prendere e non lo prendi, ecco che te lo perdi, ma se a Milano ci arrivi con l’aereo, quel treno non lo hai perso, prendi tutti gli aerei che vuoi, non ti perderai niente”.
Lei è quel ragazzo che nella Roma di via Veneto, producendo il prototipo per Federico Fellini, fa il bagno nella Barcaccia di piazza di Spagna e porta il maglione a girocollo alto dettando il comandamento della Dolce Vita. Questi pullover se li faceva lui stesso sferruzzando a maglia negli androni dei Tribunali aspettando la celebrazione dei processi, da imputato di ogni possibile offesa al comune senso del pudore. Lei è quel bambino piccolo piccolo che il Duce prende in braccio durante una giornata di fasto littorio mentre suo nonno, Achille, chiede: "Duce, quali pene dobbiamo prevedere per gli omosessuali?" Il Duce, quasi meravigliato, gli risponde: "ma l’omosessualità non è un problema!". Non poteva immaginare che tra tanta maschia gioventù, stava nascendo Giò, primo transessuale d'Italia, nipotino del suo segretario di Partito. Lei adesso è una casalinga pensionata aggrappata ai grani del Rosario, vive in una casa spoglia tra Crocefissi, e foto dei cari morti tra cui quella del nonno. Nessuno poteva immaginare che si materializzasse la legge del contrappasso! La sua ex casa: la Villa di Starace, ora è un ristorante: Villa Excelsa. All'interno c’è perfino un autografo lasciato da Massimo D’Alema accanto a un altro foglietto di Rocco Buttiglione e alle recensioni gastronomiche.
Ed ecco cosa pensa Giò: Adesso gli omosessuali vogliono tutto: sposarsi, adottare i bambini, andare a fare le sfilate davanti al Vaticano. Essere omosessuale era un privilegio degli artisti, degli imperatori e degli dei. Adesso, invece, servono solo a fare divertire qualche stupida signora ricca e annoiata che se li porta dietro per sentirsi alla moda” (o per fare audience in tv aggiungerei io).
Questa è la storia di un/a eccentrica/o 75enne che vive dalle mie parti, un pezzo di "dolce vita" che dopo anni di eccessi ora passa le sue giornate tra una messa e una visita al cimitero, come una qualunque vecchietta di paese...
Secondo voi è un lieto fine oppure no? io non lo saprei dire. ISN'T IT IRONIC...DON'T YOU THINK?

10 commenti:

Anonymous said...

Una magnifica storia odierna...

Ritana said...

già,però, sai non saprei dirti se è una storia triste oppure no...

Anonymous said...

La storia del primo transessuale d'Italia...interessante! Tuttavia, io non penso che l'omosessualità sia una scelta, un vezzo né tantomeno un privilegio. Essere omosessuali significa semplicemente rispettare la propria natura. Ci si nasce, non ci si diventa. E' singolare che comunque il primo trans sia stato così vicino al mondo chiuso e gretto del fascismo...it's really ironic! Alla prossima

Morgan said...

A parte che il mio "aò" in un commento precedente era solo per aprire i discorsi... io non sono romano...
Sul post del transessuale ci sarebbero molte cose da dire, storie che a volte mi capita di sentire a Termini fra i senzatetto.
La paura della diversità è devastante. Le recenti parole del papa sull'omosessualità sta a significare quanto il suo cervello sia piccolo e timoroso.

Ritana said...

@Mad riot: non saprei proprio che dire su questo tema, sinceramente è un mondo ke non conosco e ke non mi sento proprio di poter giudicare...non so se trans si diventa o ci si nasce! ho voluto solo raccontare la storia tragi-comica di questo "figlio" del fascismo, e di come a volte la vita è beffarda!

Ritana said...

@Morgan:(vuol dire ke sei un romano adottivo come me!) Ti incuriosiscono le vite "al margine" della società e soprattutto le ascolti...questo ti fa davvero onore! In quanto al papa, non c'è da scandalizzarsi, il suo ruolo è quello di preservare una "moralità" morta da secoli, facendo finta che esista ancora!E' ovvio ke si comporti così

Anonymous said...

Non lo so mica sai ? certo però che per essere un uomo aveva delle bella gambe :-))))

Ritana said...

@captain's charisma: Hey buongustaio, le gambe sulla foto non sono le sue!!!;)
1.80 di altezza e 43 di piede...non me lo voglio immaginare che gambe ha!!

@blognews: thanx!

BLOG NEWS said...

Grazie per essere passata dal mio blog!Se vuoi posso mettere il tuo link sul mio blog e viceversa ciao

Ritana said...

@blog news: ok